Sull’acquisto dischi a Milano avevo già scritto ormai vent’anni fa, e poi pubblicato un articolo tre anni fa che potete leggere qui. Nel frattempo sempre più persone mi chiedono dove comprare oppure dove vendere (potete farlo scrivendomi dal sito). Tuttavia,  visto che nel frattempo la situazione si è evoluta, forse è il caso di raccontare com’è il panorama milanese adesso.

Alla lista dei negozi defunti, purtroppo, bisogna aggiungere Nashville (di Via Panfilo Castaldi), dove ebbi modo di passare tanti pomeriggi nel corso degli anni ma che purtroppo, da pochi mesi dopo l’articolo precedente, ha tirato giù la serranda e non l’ha più rialzata. Più recentemente, inoltre, lo storico Mariposa di Duomo ha altrettanto chiuso, privandoci di quello che era un riferimento storico per il mondo Hard ‘n Heavy: era la cronaca di una morte annunciata da che l’altro punto vendita (in piazza Medaglie d’Oro) era stato trasformato in un bar (che invece sembra far ottimi affari). Però peccato: mi fa ripensare ai tempi lontanissimi in cui Milano aveva ben due negozi specializzati in metal (uno era, appunto, Mariposa e l’altro il mai troppo compianto Transex di Via Cappellari).

Il commercio del vinile si è in larga parte spostato su Internet e con esiti molto variabili. Le truffe sul marketplace di Facebook non si contano (sembra che chiunque abbia un 45 giri di Orietta Berti lo voglia vendere ad almeno 50 euro). Discogs rimane un riferimento abbastanza affidabile, ma necessita di esperienza per separare truffe da vendite oneste: inoltre, ci sono sempre da calcolare le spese di spedizione e il fatto che i corrieri, di tanto in tanto, perdono i dischi o riescono a spaccarli (per esperienza personale, MAI far inviare dischi con SDA. Piuttosto andateveli a prendere a piedi).

La situazione negozi, dal mio punto di vista, si riassume come segue. So che la lista non è omnicomprensiva, ma vi segnalo che i negozi che non sono inclusi o non li ho ancora visitati oppure non li sto citando per decenza (perchè esistono effettivamente alcuni posti che, per costi, qualità e cordialità, è più educato non menzionare).

Veniamo quindi alla nostra lista.

Sulla musica classica, resiste a mo’ di baluardo la Bottega Discantica di Via Nirone (vicino Corso Magenta). Prezzi sempre piuttosto cari, ma un discreto e-commerce e un catalogo davvero impressionante. Difficilissimo uscire senza qualcosa. Negli ultimi anni ha incrementato anche il catalogo vinilico, con titoli di etichette interessanti generalmente nuovi.

Buscemi, ormai da tempo confinato nella cantina che una volta ospitava la sezione classica, continua ad essere un negozio degno di questo nome: catalogo discreto (anche se non è più quello di una volta) e possibilità di girare tra i tanti CD in cerca della perla nera. Siamo lontani dal Buscemi degli anni novanta (e anche da quello degli anni duemila) ma merita una visita.

Il Discomane, sui Navigli, da oltre quarant’anni è il negozio di dischi usati di Milano. Sempre molto rustico, prezzi molto variabili. Molti titoli sono stati acquistati da loro in conto vendita come parte di collezioni e ogni tanto si trovano dischi controllati non benissimo: sempre meglio avere l’occhio clinico e verificare ogni disco che acquistate.

Di fronte al Discomane, Dischi Volanti mi piace ogni anno di più. Il catalogo è notevole, i prezzi sono ottimi: il retrobottega dedicato alla classica regala molte perle. Anche in questo caso, l’usato e le ristampe sono mischiati, quindi serve un po’ di competenza per discriminare. Il catalogo viene riaggiornato abbastanza spesso, quindi vale la pena di farci un giro a intervalli regolari.

Rossetti (Via Cesare da Sesto) è sempre il vecchio Rossetti. Negozio piccolissimo che regala soddisfazioni musicali e librarie e vale sempre la pena di andare a fare due chiacchiere con Aaron e suo padre, che sono simpatici, accoglienti e competentissimi.

Ed è ora il momento degli aggiunti.

Alla lista aggiungo questa volta Metropolis (via Esterle) e Metropolis 2 (via Procaccini). Colpevolmente, avevo per anni snobbato entrambi i negozi perchè quando li avevo visitati non mi avevano mai fatto venire voglia di acquistare niente. Tuttavia la situazione è radicalmente cambiata e sono forse i negozi che mi sentirei di più di consigliare a un neofita del vinile. Metropolis, in particolare, ha ottime sezioni con i dischi a 5, 3 o 1.5 euro, che sono titoli non pregiati, ma controllati e ottimamente ascoltabili. A questi si affiancano le sezioni con titoli maggiormente importanti (come stampa o come qualità) dove i prezzi, ovviamente, salgono ma mantenendosi nel limite della decenza. Vale la pena di andarci con calma e passarci un pomeriggio.

Inoltre, un posto relativamente nuovo e molto interessante è “Il Vinile” in Via Leoncavallo. Negozio molto grande e aperto solo poche ore al giorno. Ha moltissimi titoli e un buon occhio alle rarità (e l’intero piano interrato dedicato alla musica classica), con grande scelta di 45 giri. Proprietario affabile e competente. Una certa tendenza a puntare più sul vinile di alto prezzo (rarità, prime stampe, etc) quindi non proprio il posto da cui uscire con due sacchi pieni di roba, però assolutamente meritevole di una visita (o più di una).

Infine Disco Express di Piazza Gambara, che fino a un paio d’anni fa vendeva capsule per caffè e adesso, piano piano, si sta convertendo ai dischi. E’ un posto stranissimo, conviene avere il tempo di girarselo tutto perchè i dischi sono un po’ disordinati (e il padrone spesso non sa dove trovarli). Ma questo è generalmente il bello dei negozi di dischi. Non aspettatevi un grading professionale, ma di trovare tanti titoli in condizioni più che decenti e prezzi tutto sommato abbastanza modici.

Segnalo inoltre che sono tornati di moda i mercatini (tipo Assago) dove si trova molto vinile. Pur con qualche espositore competente, tanti sono solo degli svuotacantine che cercano di accalappiare il pollo: evitate di impelagarvi se non conoscete esattamente il prezzo di mercato, se non siete pronti a una contrattazione da bazar arabo e se non siete in grado di valutare se il disco che avete davanti è ascoltabile o è una ciofeca.

Ovviamente non mancherò di riaggiornare questo articolo con nuove scoperte, ma ovviamente sapete sempre che potete contattarmi se volete consulenze ad hoc, magari se dovete vendere la vostra collezione oppure se vi serve qualche informazione specifica.

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